Il ruolo delle “università” nella strategia missionaria di Francesco Saverio per il Giappone

Riassunto: Già nelle sue prime descrizioni del Giappone, il missionario gesuita Francesco Saverio pose l’attenzione su certe istituzioni che egli identificava come “università,” e che gli era stato impossibile trovare in India. Con questo termine egli voleva indicare in realtà strutture di vario gen...

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Detalles Bibliográficos
Autor principal: Zampol D’Ortia, Linda
Formato: Online
Idioma:spa
Publicado: San José: Universidad de Costa Rica, Escuela de Estudios Generales 2016
Acceso en línea:https://revistas.ucr.ac.cr/index.php/estudios/article/view/25022
Descripción
Sumario:Riassunto: Già nelle sue prime descrizioni del Giappone, il missionario gesuita Francesco Saverio pose l’attenzione su certe istituzioni che egli identificava come “università,” e che gli era stato impossibile trovare in India. Con questo termine egli voleva indicare in realtà strutture di vario genere, che andavano dai templi Zen della capital Miyako, ai grandi complessi monastici dei monti Hiei o Kōya, fino alla famosa accademia confuciana di Ashikaga, nel nord del paese. Dal punto di vista di Saverio, la caratteristica saliente ed unificante di queste università era che avrebbero potuto garantire status ed autorità alla religione cristiana, nel paese politicamente frammentato dalle guerre civili, se i gesuiti avessero potuto sostenere delle dispute e convertire i loro studenti. Nelle sue intenzioni dunque, il Giappone avrebbe dovuto essere evangelizzato da un gruppo di gesuiti scelti, istruiti nella lingua e nelle dottrine locali allo scopo di dimostrarsi l’esistenza di Dio ai letterati nipponici.